Stavo sistemando la legna nel camino quando un movimento all'esterno ha catturato la mia attenzione. Mi sono avvicinato alla finestra e ho visto un fiocco di neve scendere al suolo. Veniva giù piano e morbido come se volesse assaporare ogni attimo di quella discesa. Allora ho pensato a quando si scende da un pendio piano e morbidi per assaporare ogni attimo di quella discesa. Poi ho visto altri fiocchi scendere e il timido approccio è diventato più consistente. Sono corso a vestirmi e sono uscito fuori che già iniziava ad attaccarsi. C'erano tanti fiocchi che venivano già sempre con la solita placida tranquillità e a me sembrava che volessero farsi compagnia, che volessero scendere insieme e che magari si stessero anche divertendo. Allora ho pensato a quando si scende da un pista insieme, facendosi compagnia e divertendosi.
Ho mosso alcuni passi lontano da una casa per muovermi dentro l'altra, quella dell'inverno e del bosco. Continuava a nevicare e io respiravo neve. Non so per quanto camminai, ormai per terra c'era già qualche centimetro di mantello bianco. Ne raccolsi un po' nel guanto e tirai lontano. Mentre la palla percorreva il suo arco pensai all'inizio della nuova stagione e tutto quello che ci avrei trovato dentro: l'aria fredda nei polmoni, i pomeriggi bui, il calore del rifugio, il tintinnare dei bicchieri, il rumore della lamina sul ghiaccio, le dormite in autostrada, il cambio in vetta, la sosta in autogrill, i fagioli bollenti, il sole pallido all'alba, lo zaino da chiudere, sganciare l'attacco, sganciare lo scarpone, la sensazione di massima pendenza. Quante cose ci stanno in un fiocco di neve...
Charles Chaplin disse che "un giorno senza risate è un giorno sprecato".
Si è fatto tempo.
|