E' ormai passato un po' di tempo dall'ultima
volta che in questo piccolo spazio si è fatta sentire la voce "più
rappresentativa" del Crinale. Ora questo non significa che sia
obbligatorio starla a sentire (anzi), solo che ormai neanche la Macumba si
fa tanto raramente quindi tanto vale la pena leggere queste righe perché
chissà le prossime...
Dall'ultimo poco abbondante inverno sono cambiate molte cose, in cima non c'è più neve, è
arrivato il caldo, non ci sono più le stagioni, una rondella non fa
primavera e dopo tre giorni il fuoripista diventa pista.
Ma con questo dove voglio arrivare?
Innanzitutto a ringraziare coloro che per la prima volta sono entrati in
contatto con il Crinale e attraverso il Forum hanno deciso di farsi
conoscere regalando contributi ed esperienze preziose per la costruzione
di una vera comunità virtuale. Poi naturalmente quelli che hanno permesso
ciò (in particolare Davide) grazie a ricatti o promesse di lauti compensi
in cambio della partecipazione al Forum...
Si perché uno degli obbiettivi principali
che fin dall'inizio ci si era posti con la nascita di questo sito era
proprio quello di diventare un punto di riferimento per tutti quelli che
al mare, in montagna o in pianura sentono dentro di loro anche solo una
piccola parte dello spirito di avventura, libertà, divertimento, umorismo
(molto) e follia (moltissima) che caratterizza il Crinale.
Siamo solo all'inizio, ma nell'attesa di nuovi innovativi sviluppi (si
sa..."Quando manca la neve la discesa è tutt'altro che breve")
direi che è un buon inizio.
Approfitto di questa sede per portare all'attenzione di tutti un'interessantissima discussione che ho avuto il piacere di leggere sul
Forum tra due nostri esimi utenti. Riassume in modo un po' provocatorio il
vero spirito del sito e il motivo di fondo della sua esistenza. Non
cercate la ragione o il torto in questi interventi, non esiste ne l'una ne
l'altro, ma concentratevi sul bellissimo e comune messaggio che entrambi
riescono a comunicare partendo da una "semplice e scherzosa"
provocazione.Inizia il primo
provocatoriamente:
"E' ora di finirla, crinale, crinale,
crinale, la neve, i fuoripista, le belle frasi...
[...] si fa fatica ad accettare paroloni poco supportati dai fatti (sono
ancora fra il serio e il faceto, ci mancherebbe). Diciamo che in piccolo
mi piacerebbe che gli ideatori del sito vivessero un po' di più la
montagna per poter trasmettere sempre le impressioni che tutti noi abbiamo
provato e proveremo finché ci sarà un cielo sopra le nuvole...
[...]La montagna è femmina, bisogna saper prenderla, coccolarla, domarla
e alla fine ubbidirle. Altrimenti le soddisfazioni non te le dà.
[...]C'è un contrasto fra quello che si scrive e quello che si pratica."
Risponde il secondo:
"Perché esiste la maggior parte dei siti
internet? Per dare uno sbocco virtuale e quindi più immediato (se vuoi più
finto...), facile, raggiungibile, comodo ed innocuo alle proprie passioni.
Sul fatto che poi sia meglio dare uno sbocco anche REALE a quelle passioni
siamo tutti d'accordo, ma già averle, dimostrarle, condividerle e parlarne
è una grande cosa!
Quindi io dico di continuare pure "con lo spararsi le pose, i
fuoripista, la libera, l'implosione e le frasoni in onore alla
montagna"! Magari senza esagerare e il prendersi troppo sul
serio...SU QUEST'ULTIMO PUNTO DIREI PERO' CHE CI SIAMO GIA' ALLA GRANDE!!!
[...]Per quanto riguarda il contrasto fra quello che si scrive e quello
che si pratica non è mica colpa mia se la 2000 non va e non c'è più
neve! Almeno così
possiamo continuare a coltivare (anche con la fantasia) la nostra passione
indipendentemente dal clima, 2000 che non va, ecc... Vedilo come un
ripiego nel quale ci abbiamo preso gusto senza però mai dimenticare quali
sono le vere emozioni che la montagna vissuta in concreto sa dare."
Arrivato il messaggio?
(Eventualmente trovate qui
in completo l'intera discussione perché c'è sempre il pericolo di
avere decontestualizzato troppo la cosa)
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