Vedi, quando l'aria è così gelida e l'ora tarda blocca tutti i
movimenti, i bagliori lontani appaiono molto più strani ed iridescenti al nostro occhio:
le luci dei paesi sembrano più vicine e pulsano, sono vive, sembra quasi che vogliano
parlare. Le particelle ghiacciate dell'aria funzionano come le lenti di un potente
telescopio: le cercano, le attirano e le ritrasmettono, amplificate. Dimentico che si
tratta di lampioni ed immagino che un piccolo universo si sia posato come a creare un
dialogo, fra il cielo e la terra.
E' in queste sere che riesco a sentire ciò che i paesi mi
raccontano: narrano le loro storie, quello di cui sono stati testimoni, tutto ciò che
hanno visto
Ma questa sera i paesi sono muti, non dicono nulla, od io non riesco a
sentirli
questa sera sto pensando a te e ci sei solo tu nella mia mente, nei miei
occhi.
Non sono solo le luci terrestri ad attirarmi. Dopo poco ho
alzato lo sguardo verso le amiche stelle, anche loro pulsanti e vive, fantastiche
"Le stelle sono fori da cui filtra la luce dell'infinito", recitava Confucio, ma
io credo che gli astri siano vivi e perfettamente consapevoli della loro esistenza.
Pulsano ed ammiccano, le vedi?
"Come vorrei che ci fossi anche tu qui ad osservare il
cielo", non ricordo di averlo mai visto così nitido e ricco di stelle
forse
potrebbero aiutarmi
forse
"Forse non potremmo fare nulla
"
Se ci fossi stata anche tu, avresti sicuramente sentito quella
strana voce che riempiva l'immenso, ed avresti visto le stelle vibrare. Dovevo ancora
capire cosa stava succedendo e senza stupirmi ho visto la costellazione di Orione avere un
fremito e scostarsi leggermente. Ho visto la bocca invisibile muoversi allo stesso ritmo
delle parole che diceva
mi ha parlato di te
Mi ha detto ciò che facevi a
quell'ora della notte: dormivi, logicamente, e sognavi. Cosa sognavi? Neppure lui lo
sapeva. Poi la voce di Cassiopea ha interrotto Orione. La sua caratteristica forma a v
doppia è mutata, girandosi e guardandomi negli occhi. Mi ha descritto i tuoi pensieri
senza specificare ciò che riguarda noi, facendomi capire quanto sei tranquilla e serena.
La Chioma di Berenice mi ha parlato di come i tuoi capelli
scendevano sulle spalle e di come si sono poi sparsi sul cuscino, di come risplendevano
anche al buio
Callisto, la ninfa trasformata in animale da Giunone, mi ha detto di
credere nei miei sentimenti, e mi ha raccomandato di ascoltare sempre il mio cuore:
"
esso conosce la verità!". Poi Sirio, la più luminosa stella del cielo,
mi ha ricordato la bellezza e la luce dei tuoi occhi, mentre Procione, l'occhio del cane
minore, mi ha citato la profondità e la dolcezza del tuo sguardo
Poi tutto è diventato un unico tremore
credo proprio di
essere diventato pazzo
Alla fine, il saggio Toro ha zittito tutti.
"Esiste un motivo di questo evento, e non è la tua
pazzia
", Orione, cercando di distrarmi, mi ha parlato dei miei amici e della
musica, e di tutto ciò che amo. Di nuovo, viene fermato.
"
sei tu quello che può ascoltare le stelle
e
sarai il solo a sapere quello che ti sarà svelato." E' inutile che cerchi di
spiegarti la mia sensazione nel vedere e sentire ciò che ho visto e sentito. Ho creduto,
e credo tuttora, di essere impazzito: le stelle parlavano! E se anche fosse, verrebbero a
parlare con me? Intanto il Toro continuava il suo proclama:
"
non chiedere perché succederà o perché sarai tu
a venirne a conoscenza, neppure io lo so: il mondo, oggi, finirà. Non ci saranno
catastrofi o distruzioni, tutto si concluderà senza farsi sentire: una tremenda
stanchezza vi prenderà. Presto, ti sarà impossibile alzare anche un solo dito
la
terra morirà d'inedia e sonno, e l'universo attenderà che rinasca qualcuno che, come te,
ci contempli da lontano
"
Una pioggia di asteroidi
forse anche il cielo piangeva
quel momento, poi tutto è ritornato nella posizione originaria, tutto silenzioso.
Cosa avrei dovuto fare io?
Il mondo dormiva e solo io sapevo che forse non si sarebbe
neppure svegliato.
Tutti dormivano e solo io sapevo che l'alba che stava nascendo
era l'ultima, io solo che avrei voluto che l'alba che stava nascendo non fosse l'ultima.
Perché questo peso, perché questa responsabilità? Forse questo è il prezzo da pagare
per essere una stella: il firmamento che ho sopra la testa è forse il grande cimitero dei
mondi perduti?
Alla fine ho deciso: non posso rivedere tutto il "mio
mondo", tutto ciò che amo, ma almeno tu
devo rivederti, anche se non sei mia,
anche se non lo sarai mai. Ti ho scritto questa lettera sperando che tu abbia il tempo di
leggerla: credo che sarò troppo occupato ad osservarti. Inoltre, credo che riordinare le
idee mi diventerà difficile, forse mi limiterò a piangere
Ora partirò, ti infurierai per questa sveglia improvvisa, ma
poi so che capirai ed accetterai che questo povero pazzo ti saluti per l'ultima volta.
Leggerai questa lettera, e spero solo che avrai il tempo di
capirla
E se tutto questo non fosse vero?
Non importa. Anzi, se tutto questo è falso, sarà soltanto una nuova occasione
per vederti, una nuova occasione per essere felici di viv