Quanta felicita può dare una giornata
di scialpinismo? Quanta felicita può dare una giornata di scialpinismo dove va tutto
bene: la meteo nonostante i bollettini, gli amici, la neve perfetta
e… una sana e numerosa competizione?
Bhe, la felicita che possono dare queste cose è molta, non credo
che dimenticherò mai Domenica 25 Gennaio 2004. Il primo trofeo crinale Skialp è stata una riuiscitissima
manifestazione sportiva che ha visto oltre 60 scialpinisti
provenienti da molte città in una cornice che per noi reggiani è
unica, il massiccio Prado Cusna.
L’organizzazione è partita in autunno ma essendo la prima gara di
scialpinismo che si svolgeva nella zona, essendo noi esordienti
totali in questo genere di organizzazioni e avendo contro i pareri
di molti sulla reale fattibilità dell’evento, eravamo molto
titubanti e la paura di fare il famigerato “ flop” era molta,
ammettiamolo! Come in tutte le cose in cui si mette passione però, non poteva
andare male e cosi è stato… I contatti tra noi organizzatori erano pochi per via delle distanze,
del lavoro, del tempo libero e molte cose si sono decise via mail,
anzi fino al giovedì sera prima della gara è arrivata l’ultima
mail relativa alla logistica.
Appuntamento sabato mattina a Febbio
per la tracciatura del percorso, mentre salivo in macchina da Reggio
mi chiedevo come sarebbe stato il viaggio di ritorno a Reggio, la
domenica sera… Gia dal sabato la fibrillazione era palpabile e le condizione della
neve hanno permesso di fare una tracciatura impeccabile del
percorso. Io e Andrea rimaniamo in quota al Battisti per essere gia
sul percorso alla domenica mattina, decine di contatti telefonici
con gli altri dello staff a Febbio per gli ultimi problemi
organizzativi, il cielo è sempre sereno…arriverà o no questa
perturbazione chiamata da giorni??? Al sabato sera la telefonata più difficile, Da Febbio ci dicono che
dobbiamo essere noi al mattino
a dire se fare o no la gara, a seconda delle condizioni
meteo, una decisione importante e iniziano i pensieri: se c’è
brutto annullo perché sarebbe rischioso per i partecipanti e per lo
staff, se poi però viene bello mi danno dell’ “ incompetente”
perché si poteva fare il percorso lungo….speriamo che venga mezzo
metro di neve cosi la facciamo finita!
Domenica mattina ore 6,00. Mi alzo e dalla finestra del rifugio vedo
nuvoloni grigi sulla Piella, ok annullo, è andata cosi…pero che
sfiga la prima edizione del trofeo annullata per maltempo…ma ecco
che alle 7 appare il sole, contatto con al partenza: si fa!
Ore 7 e 30 si ricopre e
pare che nevichi a Reggio, percorso di emergenza, meglio che
niente…
Ore 8 e 30 penso che a Febbio ci sarà gia gente al ritiro pacco
gara, mentre qui ancora brutto… che faccio??? Bho!
Alle 8 e 35 viene fuori un sole timido, la Piella è pulita, basta!
percorso intero, e speriamo che vada bene. Informo lo staff alla
partenza e partiamo alla volta della sella del Cipolla, il nostro
posizionamento, ormai è deciso! Mentre saliamo un vento fortissimo spazza le nuvole e il sole
diventa il padrone della giornata assieme al vento polare che
obbliga al piumino in sosta… guardo l’orologio: ore 9 e 30
saranno partiti? Quanti saranno? La radio non funziona e mi informo
via cellulare, sono partiti, è fatta, ormai basta decisioni. È
tempo di faticare… Dopo soli 38 minuti il primo concorrente valica il Passone,
rimaniamo stupiti dalla velocità di progressione! Il livello di
gara è veramente alto. Martin Riz al cambio pelli è velocissimo e si butta giù dalla
valle dei Porci a folle
velocità, taglierà il traguardo in 1 ore e 40 minuti, un tempo
eccezionale visto la lunghezza del percorso. Arrivano tutti gli
altri, chi è stanco chi no, chi sale veloce e chi ha problemi alle
pelli, comunque sul viso non c’è spazio per emozioni, pare che il
pensiero sia solo rivolto a non staccarsi da chi ti precede, si
respira piena aria di competizione…
La giornata intanto si fa radiosa, non una nuvola ha il coraggio di
valicare il Castellino, sembra quasi che il muro scuro stia a
guardare la gara dalle Apuane e il vento freddo del mattino diventa più
sopportabile e quasi da un aiuto per gli ultimi concorrenti sulla
salita del Cipolla. Gli ultimi due concorrenti che arrivano al cambio pelli rispecchiano
in pieno la filosofia dello scialpinismo inteso come passione per lo
sci e la montagna, facciamo quattro chiacchiere come se fossimo a
una gita qualunque, non c’è bisogno di tempi, traiettorie e
strategie, l’importante è essere qui in questa bella giornata di
sport, sono campioni anche loro! Via radio mi informano che non ci sono più concorrenti lungo il
percorso, è finito tutto, mi rilasso dopo l’ultima settimana
sempre in tensione per esser pronto ad ogni problema, una stretta di
mano con Andrea, il Primo Trofeo Crinale Skialp è finito, è andato
molto bene!
Inforco gli sci e pennello su ottima neve giù dal cipolla togliendo
le bandierine segna percorso, che neve fantastica oggi…sul Passone
osservo le tracce di discesa, è tutto segnato, quante persone
saranno scese di qui oggi, bellissimo! Arrivo giù a Febbio per la
premiazione e vedo
molta felicita per la riuscita dell’evento negli occhi di tutti.
Ogni aspetto organizzativo è andato bene, in particolar modo il
pasto per tutti, atleti e staff, organizzato con la Fontanella, è
bello stare tutti a tavola e tra un bicchiere di vino e una lasagna
sentire discutere animamene su tattiche, cambio pelli, tempi… Penso che come primo evento di scialpinismo a Febbio e nel reggiano
non potevamo aspettarci di meglio, poche cose mi sono riuscite cosi
bene fino ad oggi. Certo la meteo è stata la variabile più
importante, ma sono convinto che anche la volontà e la passione che
tutti noi organizzatori abbiamo messo in questa gara, abbiano
influito sul buon esito del Primo Trofeo Crinale Skialp. Ora dovrei ringraziare tutti, fare nomi è impossibile, mi scorderei
sicuramente qualcuno o qualcosa, quindi mi piace pensare che ogni
persona che ha partecipato alla gara, dall’atleta, allo
spettatore, si senta come una pedina fondamentale per la riuscita
dell’evento, grazie di cuore a tutti!
Cristian Artioli
Photo
by Tony Giger
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