Quest'anno un'alba particolare. Non indimenticabile per quanto riguarda il fenomeno in se (tanta foschia), ma sicuramente da incorniciare per il fantastico contorno di allegria, tanta gente disposta a divertirsi e i nuovi amici che abbiamo avuto l'occasione di conoscere di persona. Inutile dilungarsi troppo a parole raccontando minuto per minuto la cronaca di questo indimenticabile evento, siamo sicuri che ognuno ne conserva un ricordo particolare ed indelebile dentro di se. Alcune cose però vale la pena di citarle. Il pranzo di iniziazione a base di vere fiorentine chianine fornite dal grande Toblach per esempio. L'attesa sotto la pioggia che, come da previsione, il cielo si mettesse in bello e ci consentisse di partire. L'incontro con il nostro nuovo amico Gianpaolo. La distribuzione delle prime mitiche maglie del Crinale che al Battisti ci hanno fatto fare veramente un figurone. L'ascesa per il Passone immersi in un'umidità che sembrava di nuotare. L'arrivo trionfale la Battisti e la sua proverbiale accoglienza a base di prelibate libagioni in grado di confortare il cuore e lo stomaco di qualsiasi viandante. Il vino...tanto vino. Davide che non era più lui. Il Coro di S.Ilario che dopo un inizio impostato si è lasciato per fortuna coinvolgere dal benevolo caos dopo-cena. L'unica, purtroppo, poesia decantata sotto le stelle dal Poeta della Montagna al quale ogni anno riconosciamo il merito di essere per buona parte responsabile di quella magia che pervade chiunque si trovi al Battisti nella notte dell'Alba sul Cusna prima che il cammino porti alla vetta.
Il resto, come già detto, lo lasciamo ai vostri e ai nostri ricordi e a qualche immagine rubata.

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