Il Crinale... Il Crinale...
VisitatoriSi fa affollato il crinale! Best view
I.E. 1024x768
 
Diretta alla parete NW del Vallestrina
 PERCORSO: Home/Cima/Adventures/Vallestrina diretta Nord Ovest

Sommario

CIMA
 Sci Club
 Neve e meteo
 Avventure
 Leggende
 Decalogo
 Massime
 Foto
CAMPO BASE
 DB Escursioni
 News
 Articoli
 Eventi
 Forum
 Febbio 2000
VALLE
 Serenity Pub
 Locali
 Sondaggi
 Oroscopo
 Links
 Ringraziamenti
E-Mail


mail@crinale.it


Vallestrina diretta Nord Ovest - 8 Febbraio 2004

Prologo
di Tony Giger

Il Vallestrina ha un fascino tutto suo. Più volte se n'è parlato e si è descritta la sua forma, la sua posizione, brusca e selvaggia interruzione della linea morbida del crinale. La parete Nord Ovest è una vera parete, in miniatura, di una vera montagna, in miniatura. Tuttavia, soprattutto d'inverno, il fascino e la soggezione che si provano dinnanzi o sotto di essa non contemplano il termine "miniatura". Che si tratti di sciarci sotto, di ammirarla dalla cima o di guardarla in foto, questa montagna attira sempre un'attenzione che le altre cime del comprensorio difficilmente riescono ad eguagliare. Non è la più alta, non è la più difficile, sicuramente è la più coreografica e, forse, la più bella. Diviene quasi naturale, quindi, che i racconti sulle sue ascese dirette per la parete NW assumano la dimensione di piccole imprese, ancorché goliardiche, e come tali raccontate. Sul forum una volta è stata aperta una discussione che, più di ogni altra cosa, racchiude in se il senso e lo spirito che caratterizzano quel cuneo di roccia. Si tratta del racconto di una giornata particolare salendo la parete del Vallestrina. O meglio, sono le relazioni di due vie "storiche" e il racconto di Sturno della salita per la direttissima compiuta nel febbraio 2004. Un po' di storia, un po' di mito, un po' di folclore, un po' di ironia, tanto fascino. Questo è il Vallestrina.

La relazione della via Ellitilli

200378235425_valles.jpg (44621 byte)
Schizzo della parete NW e della via Ellitilli

Alpe di Vallestrina, parete nord-ovest (settore destro) Salitori: Lucio Vaccari e Antonio Vaccari

Il 18/3/2000 abbiamo salito una linea in questo settore della parete. Esso presenta alcune cenge parallele che salgono da destra verso sinistra , ovvero verso la cima. La salita sfrutta inizialmente la cengia più lunga , quella sovrastata dalla fascia rocciosa più alta.

Relazione: si sale il pendio nevoso posto alla destra della verticale della cima (circa 40°) fino ad immettersi , con alcuni metri più ripidi , circa a metà lunghezza della cengia. Si segue la cengia verso sinistra , in salita , per circa 60 metri. Superato un avancorpo roccioso più evidente si abbandona la cengia salendo un ripido pendio (circa 70°) che permette di immettersi in un nevaietto pensile sotto la cima. Si percorre il nevaietto fino in vetta superando in ultimo alcuni salti più ripidi.

Difficoltà proposta: PD
Nome proposto: “Ellitilli”

La relazione della via Fornaciari
di Sturno

200379134258_valles.jpg (31117 byte)
In rosso la via Fornaciari, in verdino la variante alla Fornaciari, in blu, a destra, la Ellitilli. In blu, a sinistra, un bel canale di discesa con gli sci denominato "3-tre". 

Si sale il canale ben evidente che solca la parete al centro, appena a sinistra della verticale dalla cima, fino a giungere sotto una fascia di rocce (fino qui un centinaio di metri, con pendenza crescente da 40° a 45°). A questo punto due possibilità.
1) Se le condizioni lo permettono, si traversa orizzontalmente a destra costeggiando il bordo inferiore della fascia rocciosa, tenendo le mani sulla roccia. Il passaggio e' esposto e necessita di neve buona dove poggiare i piedi. Si traversa fino a che la fascia di roccia cede il passo ad un muretto di terra molto ripido, che si supera direttamente con un breve passaggio molto pendente (necessaria neve consistente, oppure terra scoperta. Quando l'ho fatta io ho piantato le picche nella terra e non mi sono legato, ma bisogna stare molto all'occhio e non so dire se il passaggio sia possibile anche con neve... se non e' ghiacciata le picche non tengono e se e' ghiacciata io personalmente non ci andrei). Si esce quindi sul nevaio sommitale, che si risale direttamente su terreno molto ripido (circa 50°-55°) fino ad uscire per un canalino che sbocca una ventina di metri a sinistra della cima. Per cresta in vetta. Questa appena descritta credo sia la via originale Fornaciari.
2) Circa 10 metri prima di giungere ai piedi della fascia rocciosa, ti sposti sulla sinistra del canalone in direzione della base di un grosso roccione. Con abbondante innevamento questo tratto potrebbe essere molto ripido. (Dal roccione una cengia nevosa prosegue verso sinistra, permettendo una scappatoia laterale. Da questa cengia credo sia sceso Strudel con gli sci, minchia...!!). Giunto ai piedi del roccione , meraviglia, scopri che fra questo e la fascia rocciosa si apre un camino-canale invisibile dal basso. Lo si sale senza grosse difficolta' (passaggi di II abbondante, proteggibile)sbucando a mezza altezza del ripido nevaio citato nella soluzione 1). Tenendo la sinistra del nevaio si esce come prima.
Assegnare la difficoltà a questi itinerari è pressoché impossibile, tanto e' variabile a seconda delle condizioni. Io andrei con non molta neve e non ghiacciata (altri avrebbero opinioni diverse...), ma in ogni caso bisogna stare molto molto molto all'occhio. E' sicuramente meno pericoloso fare la Cresta Kuffner al Maudit.
P.S. una volta sono andato con neve inconsistente. La traversata a destra non mi sono azzardato a farla, avevo paura che mi partisse tutto sotto i piedi. Il tratto per arrivare al roccione, causa l'accumulo, era quasi verticale... sono tornato giù senza grossi pentimenti!
P.P.S. probabilmente gia' lo sapete, con buon innevamento dalla parete scende una valanga abituale di grosse dimensioni.

La relazione della direttissima del 8/02/2004
di Sturno

20042823636_val1.jpg (24221 byte)
Verso il Vallestrina

Il Vallestrina oggi ci ha riservato una giornata da ricordare. La parete era appena un pelo secca (la Fornaciari era in ottime condizioni) ma la terra era ben gelata e la neve solida e affidabile. Il vento era secco e freddo, se uno avesse sbinocolato sulla parete avrebbe visto dei riti inusuali alle soste, con gente sclerotizzata che improvvisava danze di tutti i generi!
Il roccione sommitale rimane vergine (almeno cosi' a noi piace pensarlo), quindi la supersuperdiretta rimane da fare. Il roccione e' solcato da un camino che lo rende probabilmente salibile, quindi spazio ce ne ancora e tanto. Del resto il concetto di diretta su quella parete cambia enormemente a seconda del punto di osservazione. Noi abbiamo scelto l'ipotetica diretta come la si vede (piu' o meno) da Rescadore. La direttrice è data dallo spigolo che delimita a destra (guardando la parete) il canale della Via Fornaciari.
La via si chiama Joe Mitraglia, i salitori (guai a usare il termine "primi") Billo (Lucio), Filippino, Antonello, il Verro e Sturno (rigorosamente da secondo).

200428231156_val8.jpg (36514 byte)
Uscita dalla partete

Relazione: si attacca in corrispondenza di un canalino che incide la prima fascia di rocce (vedi foto), un poco a destra rispetto al crestone che segna la via. Alla base di esse c'e' la prima sosta, un chiodo lasciato e sede per uno spit (portarsi la piastrina, il bullone e' dell'otto). Si attacca il canale superando una ripida strozzatura (un chiodo lasciato), si prosegue fin sotto un roccione che si costeggia a sinistra. Appena è possibile si traversa a destra e si sale sul roccione. Si prosegue in diagonale ascendente a sinistra fino ad una comoda sosta, in prossimità del filo del crestone. 45 m, sosta su un chiodo (lasciato) e sede per spit. Si supera un caminetto molto ripido sopra la sosta (due chiodi lasciati), si prosegue in direzione di un diedro che si sale direttamente (possibile variante a destra). Si prosegue su crestina più facile fino a sostare in prossimità del filo del crestone, un poco sotto al roccione terminale. 45 mt, sosta su chiodo (tolto) e sede per spit. Si prosegue in direzione del roccione, su terreno più facile. Si costeggia il roccione a sinistra, sostando alla sua base su spuntone. 30 mt. Si prosegue per terreno ripido puntando direttamente alla vetta.
Difficoltà: direi che non è più difficile della Fornaciari, ma decisamente più continua, presentando in tutti i tiri passaggi al livello di quelli della Fornaciari. Complessivamente direi AD+.
La via è sicuramente consigliabile, la roccia è solida, tutto sommato sicura. L'attrezzatura rimasta permette la ripetizione in maggior sicurezza, credo che sia consigliabile (ma chissà, a me è piaciuta e forse il mio giudizio e' distorto).

Saremo stati i primi? A occhio e croce mi verrebbe da dire di no! Ci sono state a RE decine di persone in grado di sravanare su erba ripida come quella. Molti di loro hanno fatto robe toste senza tanta pubblicità, un po' per modestia, un po' perche' effettivamente queste vie sono effimere e mutevoli e spesso valgono esclusivamente la giornata che hanno saputo regalarci. Possibilissimo che qualcuno sia gia' salito, magari slegato e senza fare tanta parata con chiodi e spit. Io credo che però sia importante dire ciò che si fa, sarà perche' sono appassionato della cronaca e mi dispiace molto quando sento nominare salite delle quali non si è mai saputo niente.

La discussione sul forum...

LE FOTO DELLA GIORNATA (clicca per ingradire)
20042823636_val1.jpg (24221 byte)
Verso il Vallestrina!
2004282376_val2.JPG (37296 byte)
La via Joe Mitraglia...
2004282385_val3.jpg (44418 byte)
Fittoni Vaccariani!
20042823844_val4.jpg (22040 byte)
Luci e ombre...
20042823958_val5.jpg (64940 byte)
Billo nel passaggio più impegnativo
200428231034_val6.jpg (43717 byte)
Il roccione sommitale dalla penultima sosta
200428231119_val7.jpg (55289 byte)
I Fratellastri!
200428231156_val8.jpg (36514 byte)
Il Verro all'uscita
DA NON PERDERE

Canalone Marinelli


Il sogno che si realizza della discesa della parete Est del M. Rosa

Discesa diretta NW Vallestrina

Una prima discesa per due cervellini del Crinale

Alto Godimento 2005

L'Immacolata Freeride che abbiamo sempre sognato

DB ESCURSIONI

Il database interattivo per consultare, aggiungere e commentare itinerari ed escursioni di varie tipologie.

© CrinaleOnLine 2004 Webmaster: Andrea  - Vice redattore: Dave - Nato da un'idea di Andrea e Davide
ispirati dalla vita e dalle opere del grande Tony Giger - Semplicemente dedicato al Crinale.
Contatore visite fornito da www.digits.com