Finalmente il Monte Bianco, si è concesso…era da due anni che ne studiavo ogni
linea di salita e per un motivo o per l’altro i tentativi erano saltati
tutti, spesso fin da casa. A pensarci bene mai ero partito con obiettivo
fisso il Bianco,nemmeno stavolta!
Si perchè
io e Andrea, un mio amico di Viano conosciuto sul Cusna solo qualche mese
fa, eravamo
indecisi se fare il Bianco o il Cervino per questo fine settimana e fino a
Chattillon
potevamo decidere…niente di studiato! Un po’ la scusa
dell’allenamento per il Perù, un po’ il dormire in quota, un po’
per la magia che ha il Bianco, senza esitazioni siamo andati a Chamonix
per un tentativo da Nord, precisamente
per la
via del Gouter. L’idea nostra era di fare la traversata dal Tacul ma le
condizioni non erano ottimali…crevasse!
Piantiamo
la tenda ai 3810 m della cresta del
Gouter
sopra l’omonimo rifugio dopo 1445 metri di dislivello coperti in poco
meno di 5 ore e con nostra gioia vediamo che non siamo gli unici ad avere
avuto questa idea.
Alla sera il tramonto è da apocalisse! Alle
18 tutti a letto anche se riesce difficile in quanto la luce arriva fino
alle 22!! All’una un nescaffè
da fornellino e iniziano i duri preparativi al freddo per la partenza,
primo fra tutti liberare dalla brina il sacco a pelo…è dura lasciare
quel tepore!!! Alle 2 e 20 lasciamo la tenda e siamo la sesta cordata a
partire. Faremo alla luce delle frontali fino ai 4300 metri della capanna
Vallot,
poi il cielo comincia a schiarire e allora per l'affilata
e ripida cresta delle Bosse andiamo di luce naturale.
Gli ultimi metri della cresta sono i meno impegnativi nonostante i 4800 metri
di altitudine in quanto la testa trascende dalla situazione e comincia a
vagare in mille pensieri, tutti i sogni che ho fatto, le relazioni che ho
letto penso a tutte le volte che da Courma ho guardato dove sono adesso
con rammarico…tutto è perfetto! Un piede davanti all’altro e anche la
stretta crestina finale è alle nostra spalle. Alle 6 e 20 siamo in vetta
con il sole che spunta a est..l’alba più alta d’Europa.
L'atmosfera è magica e irreale: silenzio assoluto e il sole che
nonostante la quota scalda leggermente il viso.
Ho timore forse reverenza
per questa vetta e cammino piano quasi per non disturbarla più del
dovuto, è come se la sentissi viva e mi sento come un ospite, nessu 4000
prima mi ha dato queste sensazioni, mah! Vengono in mente le parole dell’alpinista dell’800 Wimper che diceva: “ il
panorama dalla vetta è stupendo e al tempo stesso deludente”…in
effetti sono le stesse sensazioni che ho provato io, deludente perché
non c’è nulla di più alto in zona, tutto è riassunto! IL cervino, la
Verte, Il rosa tutte montagne che da valle sembrano altissime da qui sono
solo dei puntini piu bassi. Nel
frattempo arrivano 3 spagnoli che ci fanno l’immancabile foto di vetta e
poi giù veloci alle tende che raggiungiamo alle 8 e 30…fantastico!!!
Cristian Artioli
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